Nuova Riveduta:

Esodo 7:5

Gli Egiziani sapranno che io sono il SIGNORE quando avrò steso la mia mano sull'Egitto e avrò fatto uscire i figli d'Israele di mezzo a loro».

C.E.I.:

Esodo 7:5

Allora gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando stenderò la mano contro l'Egitto e farò uscire di mezzo a loro gli Israeliti!».

Nuova Diodati:

Esodo 7:5

Gli Egiziani conosceranno allora che io sono l'Eterno, quando distenderò la mia mano sull'Egitto e farò uscire di mezzo a loro i figli d'Israele».

Riveduta 2020:

Esodo 7:5

E gli Egiziani conosceranno che io sono l'Eterno, quando avrò steso la mia mano sull'Egitto e avrò fatto uscire di mezzo a loro i figli d'Israele”.

La Parola è Vita:

Esodo 7:5

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Esodo 7:5

E gli Egiziani conosceranno che io sono l'Eterno, quando avrò steso la mia mano sull'Egitto e avrò tratto di mezzo a loro i figliuoli d'Israele'.

Ricciotti:

Esodo 7:5

Conosceranno gli Egiziani ch'io sono il Signore, quando avrò steso sull'Egitto la mia mano, ed avrò cavato di mezzo a loro i figli di Israele».

Tintori:

Esodo 7:5

E quando, gravata la mano sopra l'Egitto, avrò tratto di mezzo a loro i figli d'Israele, gli Egiziani riconosceranno che io sono il Signore».

Martini:

Esodo 7:5

E conosceranno gli Egiziani, che io sono il Signore, che stenderò la mia mano sopra l'Egitto, e trarrò i figliuoli d'Israele di mezzo ad essi.

Diodati:

Esodo 7:5

E gli Egizj conosceranno che io sono il Signore, quando avrò stesa la mia mano in su l'Egitto, e avrò tratti fuori d'infra loro i figliuoli d'Israele.

Commentario abbreviato:

Esodo 7:5

Capitolo 7

Mosè e Aronne sono incoraggiati Es 7:1-7

I bastoni si trasformano in serpenti, il cuore di Faraone è indurito Es 7:8-13

Il fiume è trasformato in sangue, la pena degli egiziani Es 7:14-25

Versetti 1-7

Dio si glorifica e fa in modo che tutti sappiano che è Jehova. Israele conoscerà l'adempimento delle sue promesse e sugli egiziani pioverà abbondantemente la sua collera. Mosè, in quanto ambasciatore di Jehova e che parla per bocca sua, diede dei comandi a Faraone, denunciando i suoi misfatti e emettendo il giudizio. Faraone, orgoglioso e grande com'era, non poté resistere. Mosè non ebbe timore di Faraone, ma anzi gliene incusse: questo sembrerebbe il significato delle parole "Io ti ho stabilito come un dio per Faraone". Alla fine anche Mosè è liberato dalle sue paure. Egli non fece più nessun'altra obiezione, ma, essendo rafforzato nelle fede, compì la sua opera con coraggio e con perseveranza.

Riferimenti incrociati:

Esodo 7:5

Eso 7:17; 8:10,22; 14:4,18; Sal 9:16; Ez 25:17; 28:22; 36:23; 39:7,22
Eso 3:20

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